Il condominio di Via della Notte di Maria Attanasio
E per una volta giochiamo in casa con la scrittrice calatina Maria Attanasio.
Il suo stile barocco e i suoi contenuti storici cedono il passo per una volta alla fantascienza sociologica di 1984o de Il mondo nuovo, per intenderci. Quando la nostra realtà quotidiana tocca estremi totalitari allo scrittore non resta che la via della distopia per non cadere nella retorica.
Così a Nordìa in nome della sicurezza si sono chiusi i confini ai Fuoriluogo, (zingari, neri, anarchici, libertari), la polizia è autorizzata a piombarti in casa e i bravi cittadini organizzano ronde per perlustrare che il Decalogo, la nuova costituzione, venga seguito alla perfezione. La perfezione del pensiero unico, quello dell’homo oeconomicus.
Chi non si piega al sistema può andare in esilio oppure finire in centri di rieducazione.
I personaggi e le ambientazioni del Condominio di via della Notte sono, perciò, una chiara allegoria del “fondamentalismo capitalista” del nostro occidente, dei controlli dei servizi segreti alle nostre vite private, della nostra esclusione degli extracomunitari, dei nostri silenzi colpevoli alle morti dei migranti.
L’immagine di Argo, con i suoi cento occhi sparsi per tutto il corpo, campeggia sulla bandiera di Nordìa, a simboleggiare il costitutivo binomio della sua architettura statuale: stato totale – ma non totalitario, recita il Decalogo e democrazia interattiva, che, articolandosi in una fitta rete di nodi, snodi, sondaggi, raccorda individuo e istituzioni, la surveillance dei Servizi e polizie con la sousveillance di ronde e cittadini in una responsabile compartecipazione e organica condivisione di società civile e sicurezza.
Buona lettura e buone riflessioni 🙂
Pubblicato su Newsicilia.it