Generazione A di Douglas Coupland
Cos’hanno in comune Harj, responsabile telefonico per l’Abercrombie & Fitch in Sri Lanka, Zack, contadino volgarotto dell’Iowa proprietario di campi di mais appassionato nel posare nudo su internet, Samantha, istruttrice in una palestra in Nuova Zelanda, Julien, 12° Arrondissement Parigi in Francia studente ossessionato dai videogiochi di ruolo e Diana, del Canada, trentenne in cerca di un uomo, affetta da coprolalia per sindrome di Tourette?
Sono la generazione A. Infatti, sono stati punti da un’ape e per questo condotti in un segretissimo laboratorio degli USA per essere sottoposti a studi per la salvezza del pianeta. Addirittura, voi direte. Ebbene sì, perché in questa visione di Douglas le api si credevano estinte (cosa non lontana dall’accadere realmente) e, per reazione a catena, stanno morendo la maggior parte degli alberi da frutto e altra flora fondamentale per la nostra sopravvivenza.
E in un mondo, come questo prospettato, non possono non esserci delle droghe antidepressive e delle multinazionali che, con la solita sordida brama di denaro contro tutto e tutti, vogliono esserne protagoniste.
Tema avvincente, che porta alle estreme conseguenze un fenomeno causato dalla nostra incuria nei confronti dell’ecosistema, con uno sviluppo da thriller.
Va bene.
Quando fui punta mi trovavo in una macchia d’erba accanto a un cespuglio di Ramayana in fiore mentre un piccolo stormo di tortore dal collare fischiava nel cielo sopra di me. Sembrava una scena dei vecchi tempi, quando i cespugli fioriti erano roba di tutti i giorni.
Buona lettura e buone riflessioni 🙂
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