Rieccomi con La versione di Barney di Mordecai Richler
È semplicemente magnifico!
Molti avranno visto la “versione” cinematografica che ha trasformato questo romanzo in una sdolcinata storia d’amore… questione di raccattare il maggior numero di spettatori. Ma Richler è un fuoriclasse e non si è piegato di certo a questa esigenza. Quindi, anche se vi sarete rovinati alcune trovate, non temete: gusterete molto altro in questa satura lanx, un piatto misto di primizie per gli dei e per tutti noi.
Gli ingredienti ci sono tutti: un inno alla digressione (il Canada bilingue, dialoghi letterari, Parigi bohémien, la vitalità e malizia ebraica…), una biografia totalmente fuori dalle righe e dallo stupido perbenismo, un personaggio che, pur se stagionato, pungente, masochista, sadico, ti fa innamorare per la sua sagacia e ironia.
Barney Panofsky ha collezionato donne, eppure non ho mai letto pagine d’amore più intenso, è un ubriacone, ma suscita sfrenata tenerezza, è sfacciatamente vanaglorioso del suo denaro, rinuncerebbe però a tutto per la sua Miriam. È davvero una simpatica canaglia, uno shmuk in piena regola.
Mentre piangevo ormai alla fine del romanzo, ho capito di Boogie e del canadair e, tra le lacrime, mi son fatta l’ultima grassa risata.
“Tutta colpa di Terry. È lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata.”
Una lettura divertente e intelligente che farà soltanto pentire di averla conclusa.
Buona lettura e buone riflessioni 🙂
Cinzia Di Mauro
pubblicato su Newsicilia.it