Il vicolo della Polvere Rossa di Qiu Xiaolong
Sì, sono brevi racconti in una lingua quasi elementare (probabilmente perché Xiaolong, collegato alle proteste di Tienanmen, è dovuto rimanere negli USA e di questi ultimi ha adottato tardivamente l’inglese). E sì, il capitoletto introduttivo non è intrigantissimo. Qui, però, finiscono i suoi aspetti negativi.
Già alla prima storia, infatti, ti accorgi di aver iniziato una piacevole avventura nel tempo e nello spazio. Attraverso il fil rouge del “Notiziario su Lavagna di Vicolo della Polvere Rossa” percorri la Cina dagli anni di Mao ai nostri, attraverso il ritorno al capitalismo di Deng Xiaoping.
I protagonisti sono uomini e donne semplici spesso travolti dagli eventi che hanno sconvolto quel “continente”. Ora è una donna soldato tornata (per sua sfortuna) incolume dalla prigionia coreana, tanto da essere isolata dall’intera comunità per il timore di un suo tradimento. O ancora un uomo che per vedersi assegnare un appartamento finisce per sposarsi e metter su famiglia. Oppure un massaggiatore di piedi vittima di continui malintesi, sul regalo di una professione non proprio redditizia, sul proprio orientamento sessuale e sui “servizi speciali” offerti dai nuovi bagni privati. Ovvero, infine, un giovane con un lavoro ben retribuito in un’azienda statale, una ciotola di riso di ferro, che ben presto diventerà una ciotola di terracotta.
Comunque sia, si tratta sempre di casi divertenti, curiosi o di delicata umanità, che tratteggiano il quadro del poderoso cambiamento cinese, sotto gli occhi di tutti negli ultimi tempi per la penetrazione nelle nostre economie.
“Ma nel corso della riforma economica, nel bagno pubblico statale certe differenze cominciarono a farsi sentire. Il servizio, adesso, veniva considerato troppo povero per essere ritenuto appetibile dai nuovi ricchi, che volevano il servizio speciale delle giovani massaggiatrici dei bagni pubblici privati. […] Ding venne lasciato a casa con un terzo della paga, in un programma di prepensionamento.”
Buona lettura e buone riflessioni 🙂
Pubblicato su Newsicilia.it